mercoledì, novembre 14

Il camion (pt.2)


Il camion è lì, è fermo, a due centimetri dalla tua testa. Immobile. Frenando non ha nemmeno alzato polvere. Come se l'avessero immobilizzato. Come se un uomo gigante e invisibile l'avesse preso completamente dalla testa alla coda e l'avesse bloccato tutto completamente nello stesso istante. Senza un sussulto. E tu ormai quasi ci speravi, che ti passasse sopra, quasi desideravi sapere che sapore hanno pneumatici in bocca. E una bella cresta nera sulla parte sbagliata della testa. Dovrai aspettare il prossimo. Ti guardi intorno, poi ti volti, e non c'è più.
Cammini un po'. Cammini qualche ora, è tutto tranquillo. Poi d'un tratto scorgi un luccichio. In fondo, all'orizzonte. Un luccichio che sale. Un camion. Viene verso di te. Tu hai un deserto di scelte. E ti ritrovi lì, a fissarlo.