mercoledì, febbraio 27

Sette

Sette. fanciulli. Sette bicchieri di sambuca, da fermi, al caldo, sono la soglia che porta dall'inferno della sobrietà al paradiso della brillezza. Ora facciam cantare sto cervelletto del cazzo. Così si distrae e non rompe i coglioni. Ehh, brutto quando manca l'argomento? Di che parliamo? Di alcol, parliamo di alcol. Che tanto siamo qui, in tema. Un momento fanciulli che mi riempio il bicchiere. E' dura scrivere e vivere, è dura farlo, è dura quando è dura, è dura quando non dura. Insomma. ragazzi è sempre dura. Un momento, il bicchiere. Ok, dov'eravamo? Merda odore di uovo nel bicchiere. Lo sento sempre. L'odore di uova nel bicchiere. Non capisco se è il vetro, se è il detersivo, se è il bicchiere, o se sono io, che sento l'odore di uovo nel bicchiere. Una roba atroce. L'alcol l'alcol l'alcol. Beh c'è chi dice che non lo fa ragionare, c'è chi dice che lo fa sentire meglio. C'è chi dice che è la sua musa. Chi dice che è la sua droga. Chi dice un sacco di cose. Io dico. Nulla. No, io non dico nulla. Cioè, per me, ognuno prende l'alcol nel modo che più gli piace prenderlo. Cioè se a uno piace nel culo, per intenderci, l'alcol lo prenderà nel culo. E c'è chi lo fa ragazzi, c'è chi lo fa, con tampax, vodka, e poca fantasia. C'è anche chi se lo mette negli occhi. Arriva prima al cervello. Grazie al cazzo. Però non ti inietti con una siringa l'alcol nel cervello. E allora perché cerchi di versartelo dentro? Che poi ti distrugge la retina. Per intenditori rincoglioniti insomma. La moda dell'alcol. Il divieto dell'alcol. Fammi bere che non ce la faccio. L'alcol, secondo me non è che una scusa per fare quello che vorremmo fare e non facciamo. Non è che uno tradisce la figliola per colpa dell'alcol. Tanta gente beve e non tradisce la figliola o il figliolo. Lo voleva fare, faceva in modo di reprimere il desiderio, non perché ci credesse magari, perché si pensa si debba fare così, beve, questa repressione non motivata sparisce. La figliola o il figliolo sono belli che cornuti. Però figlioli e figliole, lo voleva fare, che fosse ubriaco è la scusa che dà a se, a te e a chi gli crede. Gli effetti fisici son tutti chiari, riduzione di riflessi, di intelligenza, di capacità di seguire un discorso serio e più articolato di oh, questo ahahah, oh quello ahahah, oh qui ohohoh ecc ecc. Si, ci mancherebbe. Ma non è quello che è scambiato per ubriachezza. O non sempre secondo me. Io penso che quello che è scambiato per ubriachezza sia l'onestà delle persone che non pensano più alle conseguenze delle loro azioni e si comportano come vorrebbero comportarsi se non avessero paura. Cioè, se questo vuol dire essere più stupidi, fa diventare più stupidi. Credo che l'alcol mostri tutto lo stacco che c'è tra la personalità sociale e la personalità spontanea. Più una persona è centrata in se stessa, più la sua personalità è integra, meno l'alcol avrà effetti diversi da quelli meramente fisici, che tra l'altro sono controllabilissimi. Si diceva che Socrate, per quanto bevesse, non si ubriacasse mai. Chissà. Avrei voluto sfidarlo. Il nostro caro Socrate con la sambuca. Ma io avevo in mente altro, volevo vaneggiare, mica dire stè cose. Buonanotte fanciulli.
Quanti bicchieri di sambuca ci vogliono per ubriacarsi? Cinque? Sei? Sette?
Bottiglie?
Lo scopriremo presto. E' il quarto. Ancora niente dalla zona rossa.

Le palle di dio (prima parte)

Qualche volta mi fermo a riflettere. Ora son proprio costretto a star fermo a riflettere. Sei giorni di quarantena in casa in fondo. O rifletti, o ti fai le pippe, che in fondo è anche un po' la stessa cosa. Però non so, non mi piace più tanto, riflettere. Ci ho perso un po' il gusto. Credo sia per questo che scrivo peggio. In fondo qualcuno diceva che solo chi ha l'anima tormentata può scrivere, solo chi si sente solo come un cane, e totalmente incompreso, può scrivere per cercare di capirci qualche cosa. E se uno poi si sente compreso? O se poi uno non ha più bisogno di sentirsi compreso perché capisce che non c'è proprio nulla da comprendere? Allora che succede? Magari che non scrive più, o non bene quanto prima. E io vorrei che la mia anima si dileguasse in righe sciolte, e spaventasse sé stessa con pensieri che non ha mai osato spiare, ma ormai le dita son più lente del cervello. E il cervello riesce a controllare ogni passo che fanno, ogni tasto che premono, prima che lo premano. Credo che attui una forma di censura inconsapevole. Non mi sento liberato, non mi sento vivo, ci ho perso un po' il gusto. Credo il cervello sia riuscito a portarsi avanti. Ma forse son solo i parassiti. Di notte faccio questi sogni abnormi e angosciosi e strani e inquieti. Credo siano i parassiti. Tutto il giorno o vado di tachipirina o mi scoppia la testa. Che volete che faccia. Ora faccio un esperimento. Qui insieme a voi. Ora bevo e bevo, finché non divento un po' brillo. E poi scrivo. E poi scrivo. E spero che il cervello non riesca più a starci dietro alle dita, che sennò l'anima non può andarsene dove vuole, che quello ha paura. A volte non mi piace stare bene, sembra quasi che non ci hai un cazzo da dire di serio, di decente, di umano. Quando stai male per lo meno sei pieno di tormenti, e puoi quasi far finta di essere qualcuno che conta. O almeno tu ci credi in quel momento, perché un coglione qualunque dovrebbe poter soffrire in quel modo. Giusto? Solo una persona sensibile come me soffre così. Gli altri non capiscono. Gli altri sono stupidi, o cattivi. Tu pure ci credi, a sta gran cagata. E ti senti importante. E sì, in fondo non è così difficile come sembra, star male, non devi fare un cazzo, devi stare lì, e stare male. E' più difficile stare bene. Per stare bene non basta stare fermi. La tua anima lo sa che non stai bene, e ti dice 'dai fai questo, dai vai lì, dai buttati qua'. 'Secondo me dovresti provarci'. Tu però a volte non te la senti, dici, no questo, no quello, no no meglio di no, non puoi permetterti di essere felice, in fondo non pensi di meritartelo. No, in fondo in fondo lo sai che non te lo meriti. Quindi immagini di sbagliare, e che in fondo non val la pena di provare cose in cui non riusciresti, è meglio stare fermo e soffrire. E pensare ci siano stati davvero dei motivi più grandi di te a bloccarti e a frenarti. Tua madre, tuo padre, i tuoi amici, l'educazione, l'ambiente, la chiesa, la scuola, quello stronzo, quella puttana, la tua prima ragazzetta, il tuo primo bacio, la tua unica amata, quella volta che lo sconosciuto ti ha insultato, quella volta che ti hanno rubato il portafoglio, la società, la gente, le regole, l'italia, il paese, il mondo, l'uomo, l'occidente, l'alcol, le amicizie sbagliate, quelle giuste. Tutto è più importante di te, e tu puoi stare lì fermo, ad accusare gli altri, brutti stronzi, e a non fare un cazzo, e a soffrire facilmente. E' la tua realtà, ed è comoda, è comodissima. E io non ho nulla contro questa realtà, figurati. Però

Parassiti

La sambuca, è un ottimo antiparassitario. Ho trovato una scusa per bere: I parassiti.
Ma che fai? Bevi? Son le tre del pomeriggio.
Scusami, ho dei parassiti da sterminare.
Giù un altro sorso. Mai scritto da ubriaco.
Un momento che prendo un altro sorso.
Ho i parassiti, io, lasciatemi fare.

giovedì, febbraio 21

Illuminazioni casalinghe

E dio Cristo, Dio cristo, Dio Cristo, dio cristo.
Ma ci pensate che iniziavo a preoccuparmi
di quello che chiunque legga sta merda
poteva pensare di sta merda?
Oddio. grazie a dio cristo me ne sono accorto in tempo.
Nel senso, a uno che mangia la merda, non è che stai lì a dire:
'mmh oddio, scusami, avrei voluto mangiare meglio ieri sera, così sarebbe stata più speziata, magari ti sarebbe piaciuta di più'
questo lo dici ad uno che ha un bel piatto colmo di merda fumante davanti, e - cucchiaiata a cucchiaiata (o forchetta e coltello a seconda della consistenza preferita e della cottura) - lo finisce, facendo finta di ascoltare i tuoi discorsi su quanto meglio potevi cagare ciò che ha appena mangiato.
Ma insomma, semplificando, sta mangiando merda, ti stai realmente preoccupando di quanto possa piacere?

Per fortuna c'è la diarrea,
a volte, è illuminante.
quasi un suggerimento dalla mia parte più oscura. Insomma come se dicesse: 'molle, liscia, acquosa, consistente, piena, dura, a pallette separate, a pallette unite, a cono, ripiegata, a tronco di sequoia da mezzometroquadri, a spazzola, ad angolo retto, alla angelina jolie, alla jennifer lopez, alla einstein, odorante, inodore, profumante, a scoppio, lenta, con residui, senza macchie, amico mio, sempre merda sono. Non preoccuparti, uscirò sempre, avrò sempre la stessa funzione. Anche se ho meno macchie o sono più gialla' Quindi, per chiudere di merda, io scrivo di merda, voi leggete merda: noi abbiamo gusti di merda. Credo che questo sia chiaro. O almeno lo spero, che ne so io, non sono mica un dottore.

Poi arriva

Poi arriva, e tu...sai cos'è


se ci passi una volta la riconosci..


Lo sai......

cos'è..

Lo sai...

non puoi far finta di niente...


lo stomaco si muove
le budella si torcono
sei a pezzi
sei confuso
il disagio è totale:



diarrea

Dio cristo,
 diarrea.

Analisi categorica

Il mondo si divide in due categorie di persone:



  1. Quelle che dividono il mondo in due categorie.


  1. Quelle che dividono il mondo in categorie.



Quelle felici.

domenica, febbraio 17

Infarti

Stress accumulato chiede di uscire senza patire alcuna forma di ostentazione,
più ci provi più hai,
meno provi meno riesci,

e se poi riesci, c'è un problema.

Metti due punti di vista, come si incontrano?
Come si incontrano se son totalmente opposti.
Dove trovi il terreno comune?
Io
non lo so, è una cosa a cui penso,
qualche volta.
Una cosa a cui non trovo risposta.
Un dubbio che da problemi.

Voi riuscite fanciulli?

Che fate se poi non riuscite? Se i due mondi di due persone sono opposti.
Come fai a far capire che sono opposti e che semplicemente non potete comprendervi?
O magari potete ma non lo volete abbastanza?
Quale è la verità? C'è?
Una verità?
Io,
che ne so.

So che voglio bene alle persone. Ma quando le persone son coglione che bisogna fare?
Dire alle persone che le voglio bene?
O dirle che son coglione?
Quale è la strada giusta?

Se per te un problema non è importante e per un altro è il fulcro della sua vita.

Se tu sfiori questo fulcro con le tue azioni.

Se poi questo fulcro fa star su spine del cazzo questa persona.

E' la persona che non dovrebbe stare sulle spine?
O tu avvicinarti alla sua posizione.
Ed evitargli pippe del cazzo?

Ma tanto le troverà le sue paranoie, tanto le troverà da altre parti, tu lo sai,
ma non glielo puoi dire, a volte è meglio parlare con un muro.

Però se per la situazione vai sulle spine del cazzo pure tu,
perché è questo che a volte si fa,
allora non va bene.

Devi fare un passo indietro, devi stare a distanza, se no ci cadi pure te sulle spine del cazzo, e non è bello.
E non ha un senso.

Poi sai di aver ragione, sai che problemi piccoli diventano problemi grandi solo quando c'è una nevrosi di mezzo. Poi ci sono quelli che si guardano allo specchio e capiscono alcune cose.

E ci sono anche quelli che si guardano allo specchio e non capiscono un cazzo.

E si faranno venire un infarto,
a continuare così.

E non lo capiscono. No. Non lo capiscono.

Però uno poi si fa influenzare da queste nevrosi,
poi reagisce pesantemente a una cosa leggera,
solo perché un altro la prende pesantemente,
poi finisce che l'infarto se lo fa venire pure lei.

Con le spine del cazzo e tutto il resto.

martedì, febbraio 12

Sono al marrone

ai niid scrivere, ecco che viene qualcosa, l'impulso irremovibile di scrivere qualcosa di incomprensibile al popolo, a me stesso e pure a te stesso. Ma tu ci pensi? Che se arriva uno e ti prende il portafoglio, insomma,  ti ha preso il portafoglio? E ci pensi che nel portafoglio ci sono i soldi? Non ci avevi pensato eh? Io però avrei un'idea, un'idea. Perché ci sono anche i documenti in un portafoglio. E credo che non sia il caso di farsi prendere i soldi e i documenti. Così per hobby, Però per hobby. Si potrebbero mettere dei soldi finti nel portafoglio. Soldi finti con cui ci si è puliti il culo. Ora si dovrebbe andare in un posto affollato, e famoso per gli scippi. Comprarsi un cappellino da turista giallo. Degli occhiali da turista blu. E uno zaino da turista grasso. Ora imparate un'andatura da turista scemo. Andate a divertirvi. Avete presente il turista di trainspotting? Quello tutto rosso, lo beccano in bagno e gli rubano tutto. Sarebbe un furto diverso se ci fossero banconote finte piene dei resti liquidi di qualcuno. Sarebbe divertente. Credo che un giorno lo farò.