sabato, dicembre 29

strimodiscarica

Se poi quello che scrivi non ti piace più e inizi a criticare il tuo lavoro, è fatta amico è fattafatttaftatta, eeeee, e tu lo sai che il nostro dio è più potente del tuo. deliri di azione che incontrano spifferi di morte ma cos'è più importante per un artista, la sua vita o la sua morte? non ve lo eravate mai chiesti già io si e un sacco di altre cose per esempio se per un attore sia più difficile fingere la morte o far morire la finzione che poi son due cose così lontane che nemmeno centrano ma le due parole le fanno sembrare molto più vicine esiste anche una parola precisa per questo gioco che dice esattamente questo ma in una parola e così se lo vuoi dire e sembrare più colto puoi dire quella parola invece che spiegarla che poi è pieno di parole che vogliono dire cose più lunghe di quanto non si potrebbe con quelle parole anzi diciamo pure che tutte le parole funzionano più o meno così ti fanno dire cose che dovresti dire con più parole o dovresti spiegare  più a lungo solo che se una cosa la spieghi poi l'altro lo capisce cosa vuoi dire se dici la parola magari l'altro si da la spiegazione che lui da di quella parola ora lo puoi dire così o lo puoi dire con la teoria di stocazzo si saussure, certo così è veloce e volgare e grezzo ma diciamo forse si capisce meglio però se lo dici con saussure ci passi un esame e sei più colto e sei più intelligente non sono pochi quelli che da più colto dicono più intelligente, quante cose sa quello, è molto intelligente, uh si ascolta il dottore, è laureato è molto intelligente, poi il dottore ti dice se hai mal di pancia occasionale anzi ultimamente ti sta prendendo più spesso prendi maloox non stare li a pensare che potrebbero essere mille altre cose, prendi maalox. dottore io non sarò colto e non avrò una laurea e quindi non sarò intelligente, ed è proprio per questo che penso che il maloox se lo può prendere lei su per il culo senza nemmeno aprire la scatoletta, si senza leggere il foglio illustrativo, sono sicuro che non le farà niente, alla fine ho una laurea in scatole, che ne vuole capire lei, che è intelligente si, ma in medicina, ecco non so se iniziate a capire quacosa vi prometto che questo post lo sistemo è che se mi blocco adesso è un casino perchè poi non scrivo più e il pezzo di prima non è che mi sia piaciuto tanto e dovevo subito rifarmi con uno più adatto a me e a quello che sto andando a fare a scaricarmi tensioni accumulate da ore di pigrizia e fidatevi che la pigrizia per se stessa da molte tensioni ma dicevo di quel dottore con la scatoletta su per il culo e dell'idea diffusa cultura uguale intelligenza molto diffusa molto più di quanto tu stesso non possa pensare sia diffusa in te stesso io conosco capre che prendono voti alti, e conosco luci di mente che si devastano il fegato appena l'occasione glielo propone, e questo con l'intelligenza ha molto poco a che fare, e vi dico, si quel medico, ci avrà pure la laurea, ma preferisco stare a rovinarmi il fegato che belare con le altre capre per decidere chi è più intelligente che poi tu ti reputi intelligente sicuramente si credo che tutti si reputino intelligenti a parte i depressi, io sarò un po depresso ma non mi reputo intelligente, non tanto perchè non lo pensi ma poi vedi che c'è gente che oltre ad essere luce di mente non si rovina neppure il fegato, e non parlo di ragazzi in gamba che magari si poi fanno qualcosa della vita, e magari anche di bello, ma parlo delle grandi menti, quelle che leggi la bibliografia di un loro libro e sei già soddisfatto di conoscere metà dei titoli, quelli che hanno sparato tre album dal culo e che a 8 anni avevano già più talento di tutti i ragazzi in gamba che conosci, ecco ci sono queste grandi menti, e tu sei solo una persona comune, l'errore che fanno poi le persone comuni è credere che tra loro ci sia qualcuno più intelligente di un altro, e perdono molto tempo e energia a capire se sia vero e sarebbe meglio per loro e per tutti che capissero che non sono intelligenti sono scemi, molto scemi. e un po' si discostano dalle scimmie ma solo in parte, tipo in più parlano e hanno le scarpe e dovrebbero stare tranquilli e sereni mettersi in pace la loro competizione per l'intelligenza e vivere tranquille senza pretendere di sapere e conoscere nulla e nessuno che quello lo possono fare solo quelli intelligenti davvero, e fidatevi, se non siete sicuri di esserlo e avete più di dieci anni, non lo siete, siete scemi, poi c'è la buona notizia, siete la maggioranza, avete molto più da condividere di qualsiasi altro superuomo, molto di più con qualsiasi altro uomo comune, ma non fate a gara a chi ha ragione è una cosa triste vi rattrista e non ha senso, lasciate i superintelligenti nella loro solitudine e voi godetevi la vostra idiozia, non cercate di staccarvi dalla massa, avete più di dieci anni? siete la massa poi ve lo prometto ve lo sistemo o ve lo registro dettato che magari vi piace di più il ritmo..ff

Poiane

Una birra scura, una sigaretta blu, mi manchi tu, chuchuchu. Orgasmi deliranti di passioni mancate postano post a caso, in attesa che un senso esca fuori dal buco del culo di qualche poiana francese. Perché si sa che le poiane francesi il senso ce l'hanno, e pure bello grosso. Del tipo che le poiane siamesi si fanno spedire cartoline reali in formato illusorio e sono così grosse che viste dagli occhi del satellite Nexus, perché esisterà un satellite che si chiama così, son grandi quasi quanto il senso di una poiana della nuova guinea. Il problema, il problema dove tutto gira e circola e cade infatti, è la Papua. Tu togli la Papua e hai tolto il problema. Tu togli la Papua e tutto è risolto. Ma che problema?  E sopratutto, che risolto? Chi è questo risolto? Io sento spesso dire, è risolto. Ma chi è, questo risolto? Non mi sorprende se apici di pedici poi si lamentano, non sanno dove cercarlo, e anche se poi lo trovano uno dice che un altro è risolto e non ci si capisce più nulla. Del resto chi capisce qualcosa. E' così introverso, ogni tanto ci provo a parlare di qualcosa, ma sembra che a nessuno interessi. Poi è così evanescente, ed è il suo migliore amico. Poi fai qualcosa. Poi dicci qualcosa. Poi vedi qualcosa. Qualcosa che sfugge alla mente sempre attenta a non farsi sfuggire le cose, quando son le cose che non vogliono fuggire da nessuna parte. Come se un cervo stesse attento che le corna siano sempre al loro posto, o una moglie s.a. che il pensiero del marito sia sempre su di lei. Certo che è così. Poi di certo non scambia mica il pensiero per le corna, il cervo. Poi conosce qualcosa che nemmeno qualcosa conosce bene. Io mi chiedo una sigaretta potrà mai combaciare i suoi angoli con la tangente del fumo che esce dalla sua bocca, e se combaciano è un buon segno o solo fortuna? Ma la Papua, qui ci sfugge la Papua. Tu papua che Papua se la paupui alle spalle di tutti, voi pensate che tutti se la papuerebbero?Questi sono dilemmi complessi, io credo che ognuno dovrebbe rifletterci, almeno due minuti ogni cinque minuti, compreso mentre dorme. Non tirate fuori scuse voi altre poiane. Che poi vi conosce. Incredibilmente, anche dove un senso non esiste per definizione, uno ci prova a cercarcelo. E poi magari lo trova ed è lì che trova se stesso. Perché il senso in effetti non c'è, e lo crei tu con i tuoi tic e i tuoi tacchi e i tuoi si ma forse però. Come i sogni, c'è sto tipo, hobson, lui dice che i sogni, non sono l'espressione censurata di un desiderio represso, come pensava un famoso signore con la lunga barba, lo chiamerò Frody per rispettarne la privacy. Ecco Frody pensava questo. Invece Ally no, non la pensa così. Lui è vissuto un po' più tardi e aveva queste macchinette elettriche che riuscivano a capire alcune cose della nostra macchinetta elettrica che qualcuno ci ha montato in testa, forse le poiane francesi. Bene, con queste macchinette aveva visto dove nascono gli impulsi elettrici nella fase rem. Lui lo chiama in un modo difficile, io lo chiamerò generatore random di impulsi elettrici a cazzo GREC. Questo GREC quindi spinge 'sti cosi su per il cervello, e in particolare nella parte del cervello che le poiane francesi hanno molto grossa, quella che cerca un senso, che cerca di dare forma. Ed ecco che impulsi elettrici a cazzo divengono grazie al cervello tipo-poiana delle immagini, delle persone, delle emozioni, delle poiane. Figo no? In pratica è come se io scrivessi che un bue incontra il suo orango preferito, lo mangia a colazione, poi vede un film sul 15-18, si dispera perché il nexus è caduto e non c'è più nessuno a controllare le sue poiane, nemici per eccezione di coscienza, e tu credi di vedere la circolarità di un quadrato nella persona di un mango. Questo, tutto questo, non ha senso. Tu cerchi il senso e glielo dai, si fa per dire, ecco il tuo sogno, ecco perché nel sogno si può capire qualcosa della persona, perché si vede in che modo dà senso a cose che senso non ce l'hanno. Poi oh, questa è una teoria, magari messa in giro dalle poiane francesi, così fottutamente gelose del loro grossissimo senso. Io le odio queste poiane, però i koala li tengono a bada. E questo mi fa stare più sereno.

venerdì, dicembre 21

Quella merda di gulliver

In mezzo a tante simpaticherie simpatiche e divertenti mi metto anche io a dire simpaticherie simpatiche e divertenti ma nemmeno tanto. Perché questi maya, diciamolo, poveracci, non hanno detto un cazzo. Ma ora tutti a metter parole in bocca a questi maya, che poi per quanto ne sappiamo, comunicavano tramite un sistema iconografico e non alfabetico, tipo che ogni mezzo di comunicazione era più vicino all'oggetto reale che vuole indicare, rispetto alla totale astrazione nostro alfabeto. Tipo per dire uccello, disegnavano una piuma, o magari se la portavano. E mi sembra gulliver, non l'ho mai letto, ma mi sembra di aver letto da qualche parte che gulliver visitò questo posto dove le persone si portavano questi grossi sacchi, in questi grossi sacchi c'erano tutti gli oggetti che rappresentavano quello che si voleva dire, anzi c'erano proprio gli oggetti che si volevano dire. Cioè per dire tavolo, tiravano fuori dal sacco un tavolo, per dire forchetta una forchetta, per dire due più due, tiravano fuori un quattro. I più svelti ma neanche tanto avranno capito che la matematica non esisteva, né l'economia..eh si ragazzi..sarebbe stato un mondo sicuramente migliore, se comunque non ci fossero stati gli avvocati, avevano trovato un oggetto per dire il se ipotetico, non chiedetemi quale, non sono mica un dottore.
Quindi insomma arriviamo noi, che per dire piuma non abbiamo una piuma ma un insieme di segni senza alcun significato ma concordati con le altre persone, uniamo questi segni tramite vicinanza e spazi, e poi diciamo che questi segni avvicinati in un certo modo vogliono dire piuma. Bene, ci siamo, siamo d'accordo, ma così la pensiamo noi. Magritte del resto lo sapeva, questa non è una pipa. Ora questi Maya, magari comunicavano con le piume (ehi sia chiaro non so un gran cazzo di nulla sui Maya, mi sto prendendo una licenza cazzetica (poe-sia, poe-tica,(voi le avevate mai aperte due parentesi dentro una parentesi?) caz-zata, caz-zetica)). Quindi questi comunicano con piume e fagiani morti e pezzi di merda nel taschino nel caso dovessero dire che c'è un brutto odore, e avendo dei pezzi di merda nel taschino c'è sempre brutto odore, e quindi non fanno altro, questi maya, che avvisarsi l'un l'altro che c'è brutto odore lanciandosi a vicenda pezzi di merda per comunicarselo, io credo che a un certo punto siano affogati nel loro sistema di comunicazione. Mi piace pensare che si siano estinti(licenza) per questo, sarebbe stato sicuramente più divertente. Beh ora, e siamo alla conclusione del discorso:
Voi, credereste a un popolo che è morto lanciandosi pezzi di merda fino alla morte? Io, personalmente, no. Beh spero che sia stato un anno di merda anche per voi, buon finale.

lunedì, dicembre 17

che non è che

strimo di coscienza che tipo non te lo aspetti, aspetti e vedi che becchi che tanto non lo sai che cazzo scrivere che tanto è tutto o grigio e blu e siam di nuovo a natale e io di nuovo ho un paio di palle piene piene di tante belle cosine e non sono palle di natale e non sono piccoli regali e insomma tu prendi una penna e un quaderno e scrivici quanto sei stato buono e bravo e bello e mandalo a babbo natale e digli che ti meriti un bel regalo per quello che hai combinato in tutto l'anno cazzo sei stato bravo con quella vecchina, potevi anche lasciarla in piedi invece che cederle il tuo posto sull'autobus, uh si, hai detto bene quelle cose quel giorno, beh si io son stato bravo babbo natale, e ti chiedo poche cose, che non voglio più averci le palle rotte e strarotte per due coglioni di merda, o per due stronze di merda, o perché le donne vogliono e non vogliono e gli amici vogliono e non vogliono e che se sei triste chi ti caga e poi se ti diverti ti senti solo ed è lo stesso e anzi se ti senti solo è brutto e poi ci provi con mille ma non ti danno nulla di bello e quindi hai bisogno di intimità ma l'intimità non è che la trovi con la prima che passa anche se si lo sono tutte, convinte di essere proprio quelle che saprebbero darti l'intimità e quindi ho finito l'ispirazione e quindi continuo a scrivere che l'intimità non è che si trova sugli alberi e non casca dai peri come le pere ma neanche dai peschi come le pesche ed è inutile essere convinti di qualcosa che non esiste o che non puoi spiegare perché se non lo puoi spiegare non è che poi ne puoi essere convinto, insomma convinto di cosa? ma si sono tutte giuste e tutti giusti poi quando ti innamori lo si che è diverso e che non è proprio così ma la gente sembra che non lo sappia e sembra che non sia mai stata innamorata e invece di passare il tempo con leggeri rapporti leggeri aspettando quello che diventerà più trascinante e pesante passi il tempo con non-rapporti pesanti, che non sono rapporti perché non possono essere pesanti se prima non sono leggeri e cerchi di evitare questa pesantezza che non vuoi e non che non vuoi perché non la vuoi ma perché prima ci deve essere la leggerezza, ma tutti sembra che questo non lo capiscono ed ogni rapporto deve essere in qualche modo importante da subito, in qualche modo dev'essere subito pesante, in qualche modo si deve passare in prigione senza passare dal via, e uno lo capisce e dice ma cazzo questa è una penitenza chi cazzo me lo fa fare però sembra che le persone amino le penitenze, sembra che tutti amino la prigione, ma non vogliono il via, sembrano tutti vecchi in corpi giovani senza fantasia, tutti annoiati e che pretendono e presumono e vogliono conoscere prima di poter conoscere vogliono conoscere qualcosa di falso e poi portarselo avanti così come lo hanno conosciuto, falso. ma non è bello figlioli miei, e siete tristi e morti in questo mondo di zombie umani sociali, tutti pronti a capire come stanno le cose quando poi magari le cose semplicemente stanno senza un come o semplicemente non stanno e quando stanno non è che devi stare lì a pensarci a come stanno, e come potrebbero stare e se quella persona è davvero quella persona perché una persona può essere mille cose tutte diverse ed essere sempre la stessa persona ma è stupido dire che è la stessa persona insomma è diversa, solo che lo è, ma uno ha bisogno di prigioni e di sapere chi è quella persona, chi è definitivamente perché magari uno lo è definitivamente, quella cosa, e mi dispiace così tanto perché è diventato uno zombie che cerca di difendere il suo piccolo mondo fantasma dagli attacchi esterni e si difende mangiando il cervello degli altri, anzi pensando di mangiarlo e di conoscerlo che secondo loro tanto è la stessa cosa, pensare e fare, pensare e essere, dire e realtà. ma uno si inventa, uno si inventa come vuole e inventa gli altri come vuole, ma la madonna come si sta facendo intricato qui, in fondo era solo un flusso, e penso sia durato abbastanza

giovedì, dicembre 13

Veloce come anguilla

Questo è in diretta. Dal cervello al tasto. Dal tasto allo schermo. Dallo schermo al blog. Senza filtro, senza censura, senza rilettura. Provate un po' voi, non è male, a gettare giù quel che avete da dire. Probabilmente non avete nulla, da dire. E allora dite nulla. Secondo me puoi parlare di nulla per un bel po' di righe, per qualche pagina. Se il ritmo è giusto, la roba si legge. Se il ritmo è sbagliato, puoi anche spiegare perché quando sei nato il tuo pisello ha deciso per te più cose di quelle che il tuo cervello ha creduto di fare, ma non piacerà a nessuno la tua roba. E' una question di leggimi, di espandimi, di attraimi, di tuc di tac e di tic. Ma queste sono le mie idee su cosa sia la questione, probabilmente a me piace quello che a voi non piace, e a voi piace quello che a me non piace, e quindi in qualche modo ci completiamo no? In qualche modo ce la facciamo a funzionare insieme, ma poi di chi sto parlando? Di me? O di te? O del mio ego convinto che scriva bene, quando poi tutti mi dicono, non mi piace come scrivi, però mi piace quello che scrivi. Cazzo ok, ma non si possono separare le due cose, il concetto va dalla forma, se vi arriva qualcosa vi arriva anche perché a quella forma, se spiegavo il concetto in altro modo non è detto che vi sarebbe piaciuto anzi l'importante per me è che quello che scrivi si faccia leggere e venga letto piuttosto che non letto poi stigrandicazzi grandi se qualcuno nota che sbagli punteggiatura e che prima metti mille virgole e poi te ne esci con una frase lunga sei righe. Cioè, voglio dire, hai letto fino a qui? E allora, io ho esaurito il compito. Se volete mettere le virgole, mettetecele, mica ve lo impedisco. Leggete al ritmo che più vi piace, mica ve lo impedisco. Io scrivo al ritmo che mi esce, mica è perché mi piace, ma esce così e in qualche modo questo vorrà dire che vi piacerà. Così è come penso io, se voi pensate come me probabilmente vi piacerà, se avete un modo diverso di incrociare incatenarte e superare i pensieri e unirli e baciarli e adularli probabilmente non vi piacerà. Se scrivo spezzato è perché penso spezzato mica son stronzo. Quindi pensi come me bene benissimo. Pensi diverso bene benissimo, ma io non scriverò come pensi tu perché io non penso così. Beh può andare come pezzetto, un quattro minuti sul quasi nulla, spero che vi scorrano veloci come anguille.