giovedì, novembre 15

I fumatori


La palla era nera, profumata, amara, fredda. Il caldo la bruciava, schioccando ogni briciolo di principio attivo. Da solido a gas, fumo. Da metallo a polmone. Da coltello a bottiglia. Questo il suo percorso, sempre lo stesso. Alcune volte passava attraverso l'acqua, raffreddandosi, pulendosi di alcune sue compagne strette, che la lasciavano, salutandola dall'acqua pulita. Sporcandola in suo onore. La morfina entrava dai polmoni ai capillari e dai capillari alle arterie e dalle arterie al cervello. E si spargeva, limpida, sonnolenta, se morfeo dovesse apparire sulla terra, sarebbe quella palla nera. L'ozio si infilava nelle viscere delle persone, accompagnate dalla nausea, forse una nausea che l'anima crea, davanti a quell'ozio. Una specie di ribellione, io son fatta per muovermi, non per stare ferma. Ma poi il corpo la zittiva, l'anima, beato nella sua analgesizzazione. Gli amici di oppio, per gioco o per amore, lo aiutavano a uscire dalla terra, quello non è il suo posto. Uno camminava avanti e indietro, inquieto, aspettando che il coltello si scaldasse sul fornello incandescente. Con trenta gradi alla notte, il fornello acceso, la tapparella abbassata. Quella voglia di sfarsi che a volte viene da un vuoto, a volte scopre un pieno. Gli altri, sulle poltrone, sulle sedie, sui divani. Aspettavano, con pazienza e ansia, il loro turno. La bottiglia era piazzata. Il coltello preso, le labbra, sporche e nere, si avvicinavano al buco dell'ozio. Il coltello friggeva la resina, chi camminava ora respirava, a fondo. Attento a non far uscire morfeo dalla bottiglia. Bel tiro. Ragazzo. Blocca il respiro. Poggia il coltello sul fornello. Hai fatto. Tocca ad un altro. Tocca a lei. Lei ha bisogno di un gentiluomo, non è abituata a queste cose, e in queste cose, i gentiluomini, son sempre apprezzati. Per quanto la più fanatica femminista fra le femministe fanatiche possa negarlo. Alcuni aprono la porta, alcuni poggiano il coltello. Il piacere è sempre lo stesso. Un tiro, bello, la plastica che si squaglia insieme alla palla di morfeo. Lo sfarsi da dove arriva? Qui si fuma colla, e nemmeno si sa. Un caldo della miseria, la gente che tarda a fumare, la gente che non tarda che si innervosisce con chi tarda. I primi sintomi di astinenza. La dipendenza si insinua nella mente dei fumatori. C'è chi va a vomitare. Poi sta meglio. Alla fine, son tutti lì, sui divani, rilassati, oziosi, parlanti, ridenti. Non son poi così male.