mercoledì, dicembre 11

Ehi, sorriso

Aveva il sorriso facile. La chiamavano così, ehi sorriso. Si girava sempre. A volte ci provava a non girarsi, uno, due, tre..si voltava. Un bacio, un altro. Ehi sorriso. Era spesso silenziosa. A volte non apriva bocca per settimane. Settimane ferma, immobile, la bocca iniziava a farsi domande, si chiedeva se mai si fosse mossa. Poi qualcuno, ehi sorriso, e si ricordava. Quando era vicina ai sacchi, annusava quel che c’era. Trovava le sue ragioni in quegli scarti. Provava a ricostruire vite e mani. Le mani che avevano toccato, che avevano mangiato e che avevano buttato. Non crederci a tutte quelle storie. Glielo dicevano sempre, e lei, non rispondeva, si limitava a sorridere. Ehi sorriso. Ehi amico. Un giorno parlò. E non capì, non capì perché parlassero, le persone. Sorridere le bastava, le bastava a capire, e lo capiva. Le parole, la facevano sorridere.