sabato, marzo 2

Questo pensare

Mi son dimenticato come si pensa.
Mi son dimenticato come si pensa.
Ho letto un pezzo di un libro, in questo libro, su questo pezzo di questo libro, questo autore che ha scritto questo pezzo di questo libro, ha pensato con la sua testa di autore che ha scritto questo libro, nonché questo pezzo, che questi periodi, e con questi periodi non intendo questi questi, ma intendo quei periodi dove visse questo autore che scrisse questo pezzo di questo libro del quale vi sto parlando proprio in questo momento. Questo autore, dicevo, con questa sua testa, pensava, pensava, pensava. Quindi rifletteva su questo e su quest'altro. E questo sta lì che riflette, passeggiando vicino a questo fiume di nome Danubio, e ad un certo momento, pensando e riflettendo, capisce questa cosa, di cui fra qualche momento a partire da questo momento, vi parlerò. Capisce che questo uomo occidentale comodo in queste comodità, questo uomo che guarda un sacco di questa cosa che si chiama televisione, ed è bombardato da queste ore di questa pubblicità. Questa pubblicità in generale. Questo uomo cerca sempre questo o quest'altro, questi stimoli nuovi, e continuamente nuovi, questi stimoli che perdono questo valore interno che prima avevano in sé. Questi ora rimanendogli solo questa caratteristica di novità, questo valore di cambiamento continuo. Questi stimoli sono cose apprezzate in quanto nuove. Appena invecchiano queste cose, non sono più apprezzate da questo uomo. Il valore di questo stimolo non è questo stimolo ma è che lo ha davanti da meno di 60 di questi secondi. Ci siamo capiti su questo? Ecco che questo uomo, perde questa capacità che aveva di pensare, questo riflettere. Questo uomo, secondo questo autore di questo pezzo di questo libro, ha paura di pensare, preferisce questa pubblicità incessante pur di non stare solo con se stesso. Questo autore che ora vi sta scrivendo queste righe. Questo io, si sta rendendo conto di questa cosa: ha dimenticato come si pensa. Sta imparando questa cosa di nuovo. Questo io, quando ri-imparerà a pensare ci tiene a farvi notare che avrà terminato questo senso di questo piccolo pezzo. Questo è un auto-augurio dell'io di questo pezzo. E questo pensare, come questi filosofi di cui parlano tutti questi altri, non è questo male male alla fine di questa storia.